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Vitamina D

Calcio e Vitamina D: il ruolo nella dieta

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La vitamina D è l’unica prodotta in proprio dal nostro organismo

Il calcio è in assoluto il minerale presente in quantità maggiore nel nostro corpo. Costituisce circa l’1,5-2% del peso totale di una persona adulta.

Il 99% del calcio totale del nostro organismo è contenuto nello scheletro e nei denti. Il restante 1% è in soluzione nel sangue, che lo distribuisce ai vari tessuti in base alle loro necessità.

Latte e latticini sono indispensabili per soddisfare il fabbisogno di calcio dell’organismo e prevenire l’osteoporosi?

Il latte contiene calcio utile alle ossa e, per questo, è ampiamente consigliato per l’osteoporosi.

Tuttavia da solo non basta per assicurare il giusto apporto a nostro organismo. Le raccomandazioni OMS/FAO per l’osteoporosi indicano di mangiare più frutta e verdura piuttosto che affidarsi ai latticini per assicurarsi una buona salute delle ossa.

Un po’ di vitamina D si trova negli alimenti (soprattutto pesci grassi come aringhe, sgombri, salmone, sardine: è soprattutto abbondante nel famoso olio di fegato di merluzzo)
Quali altri fattori sono importanti per assumere e preservare il calcio per l’organismo?

Il ritmo al quale il calcio viene disperso (attraverso le urine, le feci e il sudore) dipende da caratteristiche intra ed inter individuali. Ad incidere sull’assorbimento del calcio concorrono molteplici elementi, ecco i principali:

  • Età: il bambino raggiunge il 60% dell’assorbimento totale del calcio alimentare, mentre una donna in menopausa circa il 7-10%.
  • Una dieta ad elevato contenuto di proteine e fosforo aumentano le perdite di calcio con le urine. Le proteine animali sono responsabili di perdite di calcio molto maggiori rispetto a quelle vegetali.
  • Eccesso di fosforo: il fosforo presente nella carne, nel pesce ed in alcuni formaggi stagionati compete avidamente con il calcio nell’assorbimento intestinale
  • La caffeina aumenta le perdite di calcio con le urine.
  • Ridurre il sale troppo sale in dieta: le diete ricche di sodio aumentano le perdite di calcio con le urine.
  • Attenzione all’alcol che inibisce l’assorbimento intestinale di calcio.
Calcio e Vitamina D

La vitamina D non è contenuta nel latte e nei suoi derivati e, in realtà, pare che il suo apporto alimentare non rivesta la stessa importanza del calcio, in quanto, grazie ai raggi ultravioletti del sole (raggi UV), l’organismo è in grado di sintetizzare a livello cutaneo la medesima vitamina.

La vitamina D è necessaria sia per assicurare un buon assorbimento di calcio nell’intestino, sia per la corretta mineralizzazione dell’osso.

Un po’ di vitamina D si trova negli alimenti (soprattutto pesci grassi come aringhe, sgombri, salmone, sardine: è soprattutto abbondante nel famoso olio di fegato di merluzzo). In certi paesi viene normalmente aggiunta al latte e agli alimenti per l’infanzia.

La vitamina del sole

Ma viene sintetizzata in gran parte direttamente dalla nostra pelle attraverso l’azione dei raggi ultravioletti B della luce solare (raggi UVB) su una sostanza chiamata 7-deidro-colesterolo.

La vitamina D è l’unica vitamina che il nostro corpo è in grado di produrre, ma in caso di necessità può essere somministrata come “supplemento”.

La vitamina D prodotta, trasportata dal sangue, si accumula nel tessuto adiposo. Nel periodo estivo, quando in genere si prende un po’ più sole, si produce una maggior quantità di vitamina D, che poi diventa una riserva anche per i mesi invernali.

Solo chi vive sempre in casa o chi (come spesso fanno gli anziani) tende a essere sempre molto coperto, farà bene – dopo aver sentito il medico – a prendere qualche supplemento di vitamina D.

Vitamina D3

La vitamina D prodotta nella pelle (chiamata anche colecalciferolo) o quella che assumiamo con gli alimenti (sostanze analoghe anche se, come struttura chimica, leggermente diverse) è solo la base delle sostanze che effettivamente agiranno nel nostro corpo.

A partire da questa base sono infatti prodotti, in due passi successivi, i cosiddetti metaboliti attivi della vitamina D.

Il primo passo avviene nel fegato e trasforma la vitamina D “nativa” (colecalciferolo) in 25-idrossi vitamina D (detta anche 25-OH vitamina D o calcifediolo).

Il passo successivo avviene nel rene, e trasforma il calcifediolo in 1,25-diidrossi vitamina D (detta anche 1,25-(OH)2 vitamina D o calcitriolo), un vero e proprio ormone.

Questi “metaboliti attivi” della vitamina D circolano con il sangue e facilitano l’assorbimento intestinale del calcio.

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