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Ovaio Policistico PCOS

PCOS: come riconoscerla

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La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) è uno dei disturbi ormonali più comuni nelle donne ed è una delle più frequenti cause di infertilità.

Si stima, che la sua prevalenza sia tra il 6 ed il 20%.

Comporta vari disordini endocrini che provocano anovularietà ed iperandrogenismo. Molte donne non si accorgono di essere affette da PCOS fino a quando non hanno difficoltà a rimanere incinte.

CAUSE

L’esatta causa della (PCOS) resta comunque sconosciuta, ma tuttavia sembra essere il risultato di un erronea trasmissione di segnali all’ipotalamo e all’ipofisi. I fattori che potrebbero svolgere un ruolo includono:

  • Insulina in eccesso
    L’insulina è l’ormone prodotto nel pancreas in grado di regolare il metabolismo del glucosio (zucchero). Se le cellule sviluppano una resistenza all’azione dell’insulina, allora i livelli di zucchero nel sangue tendono ad aumentare e il corpo tenderebbe a produrre più insulina.
    L’insulina in eccesso, a sua volta, potrebbe aumentare la produzione di androgeni, causando difficoltà con l’ovulazione.
  • Infiammazione di basso grado
    Questo termine è usato per descrivere la produzione di sostanze da parte dei globuli bianchi per combattere le infezioni in risposta ad un’infiammazione. La ricerca ha dimostrato che le donne con PCOS hanno un basso grado di infiammazione che stimola le ovaie policistiche a produrre androgeni.
  • Eredità
    Numerose ricerche hanno evidenziato una predisposizione alla Pcos di tipo genetico.
  • Iperandrogenismo
    Le ovaie producono livelli alti di androgeno in maniera anomale, con conseguente irsutismo e acne.

SINTOMI

La patologia ha un importante impatto clinico e si manifesta con diversi sintomi che, spesso, compromettono in maniera significativa la qualità di vita delle pazienti:

  • Irsutismo (eccesso di peluria su viso e corpo)
  • Disturbi mestruali (assenza o ciclo irregolare, cicli scarsi o prolungati)
  • Acne.

Il 75% delle donne con infertilità ovulatoria è affetta da PCOS. La condizione di infertilità/sub-fertilità è spesso presente e compromette anche lo stato di benessere psico-fisico.

INSULINO RESISTENZA

Sulla sfera riproduttiva e sullo stato di salute complessivo della donna incidono anche aspetti dismetabolici caratterizzati da insulino-resistenza e conseguente iperinsulinemia compensatoria che contribuiscono, in modo determinante, a peggiorare l’espressione clinica della patologia.

L’insulino-resistenza è più frequente in presenza di eccesso ponderale, ma anche le donne con BMI nella norma non ne sono esenti. Ad essa si correla un insieme di fattori di rischio cardiovascolari, ridotta tolleranza glucidica, dislipidemia, ipertensione arteriosa, steatosi epatica.

Altri sintomi comuni di sono: perdita di capelli, acne e seborrea dovute all’aumento del DHEA e del DHEAS che, con i loro alti valori per il clima iperandrogenico caratteristico della sindrome, stimolano l’attività delle ghiandole sebacee.

Può verificarsi anche sovrappeso e obesità, con BMI (indice massa corporea) superiore a 25. Il tessuto adiposo è una fonte extraghiandolare di androgeni, svincolata dal controllo esercitato dal sistema endocrino.

DIAGNOSI

La diagnosi si può già porre quando siano presenti almeno 2 delle 3 alterazioni principali:

  1. Oligo o anovularietà con irregolarità del ciclo mestruale
  2. Livelli elevati circolanti di androgeni o manifestazioni cliniche di iperandrogenismo con segni di virilizzazione.
  3. Evidenza all’ecografia pelvica trans vaginale di micropolicistosi ovarica.

TRATTAMENTO NATURALE

In alternativa alla cura farmacologica, che presenta diverse controindicazioni, esistono sostanze naturali in grado di offrire un’opzione terapeutica valida e di documentata efficacia.

Ciò grazie alla formulazione di integratori a base di Myo-inositolo in grado di soddisfare le esigenze terapeutiche del medico e le richieste di cura delle pazienti.

Gli inositoli sono dei trasduttori del messaggio insulinico e, se somministrati ai dosaggi adeguati, sono in grado di aumentare:

  • la sensibilità periferica all’insulina contribuendo a ristabilire il quadro euglicemico;
  • correggere gli aspetti dismetabolici;
  • normalizzare i parametri edocrinologici migliorando il rate ovulatorio e i segni attribuibili all’iperandrogenismo come acne e irsutismo.
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