La pelle può produrre grandi quantità di vitamina D quando esposta ai raggi solari UV-B.
Ma non è l’unica fonte di approvvigionamento. La vitamina D è presente anche in molti alimenti.
Pesci grassi
Sono la fonte più ricca di vitamina D tra gli tra gli alimenti. Il pesce spada, a basso contenuto calorico (172 calorie per 100 grammi) e fornisce ben 566 UI di vitamina D per porzione.
Il salmone può arrivare fino a 440 UI di vitamina D. L’esatto contenuto di vitamina D può variare a seconda del tipo e delle specie in questione. Ad esempio, alcune ricerche suggeriscono che il salmone d’allevamento può contenere solo il 25% della quantità di salmone pescato in natura.
Una confezione di tonno, oltre ad acidi grassi omega 3, potassio, fosforo e vitamina A, fornisce circa 154 UI di “vitamina del sole”. Ma ci sono anche le sardine, lo sgombro, le acciughe, i gamberi e persino le ostriche.
Molti di questi alimenti sono anche ricchi di acidi grassi omega-3 sani per il cuore.
Funghi
I funghi sono l’unica fonte di vitamina D completamente vegetale.
Come per gli uomini, i funghi sono in grado di produrre in maniera autonoma la vitamina D dopo l’esposizione ai raggi UV. Gli esseri umani producono una forma di vitamina D nota come D3 o colecalciferolo, mentre i funghi producono D2 o ergocalciferolo (14 Fonte affidabile).
Entrambe le forme di questa vitamina possono aumentare i livelli circolanti di vitamina D, anche se la ricerca suggerisce che la D3 è 500 volte più efficace rispetto alla D2 (fonte di riferimento).
Fra le varietà in grado di assorbire maggiormente i raggi del sole figurano i funghi di Crimini, i portobello, i maitake e gli champignon
Uova
I tuorli d’uovo sono un’altra fonte di vitamina D che non dovrebbe mai mancare nella dieta. Un tuorlo medio contiene circa 41 UI di vitamina D.
Latte e yogurt
Che lo si preferisca intero, parzialmente scremato o scremato, una tazza di latte può contenere fra i 115 e i 124 UI di vitamina D,
Lo yogurt arricchito con vitamina D può contenerne circa 80 UI.
Succo d’arancia
In media, un bicchiere di succo d’arancia, di quelli che si trovano sugli scaffali del supermercato, può arrivare a fornire 137 UI di vitamina D. Sulla tabella nutrizionale del prodotto sono fornite tutte le indicazioni.